Finisce con un pareggio la sfida fra Poderi dal Nespoli e Bollate.
Le forlivesi salutano Mariah Jameyson.


Enigmatica Forlì. Torna da Bollate con il pareggio che le serve, ma dopo due partite il cui andamento è stato l'opposto di quel che ci si aspettava. Preferite dal pronostico in garauno, se non altro per il fatto di poter contare sul duo di lanciatrici azzurre Cacciamani - Lacatena, le romagnole sono uscite sconfitte con un severo 11-2; sfavorite nel secondo match, quello dove Bollate schierava nel cerchio la loro "nemesi" Peckova, e sfavorite ancor di più dopo la punizione di poco prima, hanno messo in scena probabilmente la miglior prestazione stagionale e strappato un 3-2 non solo di orgoglio ma anche di qualità. Dove sta dunque la vera Forlì? auspicabilmente, è quella di garadue: la prima metà di giornata testimonia che sarà Bollate l'avversario da cui guardarsi fino alla fine. Come fosse una novità.
La novità vera è stata la scelta di Alexia Lacatena come partente di garauno. Non è andata bene: la lanciatrice azzurra è durata otto eliminazioni, meno di tre inning. Ancora frastornata dopo il viaggio dagli Stati Uniti, ha subito nove valide e otto punti senza mettere in mostra alcuna scintilla dal proprio talento; fra sette giorni contro Parma sarà diverso. Lacatena ha lasciato poi spazio a Margherita Ricci, che si è fatta la sua esperienza e si è presa le sue battute, come è normale che sia.
Sotto le proprie possibilità anche l'attacco. Per tre inning Bigatton è stata intoccabile, brava lei; al quarto la Poderi dal Nespoli ha prodotto una reazione, realizzando le prime ed uniche valide del match; due singoli (Jameyson e Mambelli), due errori bollatesi, due punti sul tabellone per l'8-2. Troppo poco e troppo tardi, il successo delle milanesi era già virtualmente in cassaforte e si è concretizzato al cambio di turno con altri tre punti per la conseguente manifesta
Dire che la brutta prestazione non è piaciuta a Juni Francisca, è un generoso eufemismo. Nell'intervallo il manager olandese ha strigliato e motivato la squadra. E il suo effetto l'ha ottenuto: battitori aggressivi su Peckova ma disciplinati, difesa concentrata, insomma la Poderi dal Nespoli nella sua versione migliore. In pedana di lancio, finalmente la Krystal Goodman che ti aspetti. La lanciatrice di Alabama progredisce di gara in gara, e con Bollate ha trovato la misura dei lanci e tenuto alla briglia il formidabile attacco avversario. C'è ancora da migliorare sotto alcuni aspetti: Goodman ha passato tutto il primo inning a trovare i fili giusti dell'area di strike e ha concesso tre basi ball, sull'ultima delle quali è entrato il punto del vantaggio milanese; poi però non ha regalato più nulla fino al settimo inning, quando si è accesa la spia della riserva dopo una ottantina di lanci. Qui è entrata Ilaria Cacciamani: ha dovuto incassare un punto, ma ha difeso con freddezza il vantaggio contro la sezione più difficile del line up di casa, e terminato lasciando al piatto Princic.
Nel mezzo, Forlì ha costruito il successo con volontà e pazienza. Alla quinta ripresa ha ribaltato lo svantaggio: Cerioni (quattro ball) e Ricchi (errore) arrivavano in base, i singoli di Veronica Onofri e Jameyson le spingevano a casa. Ancora, al settimo "alto" entrava il terzo punto con la combo Vigna (base gratis) e Ricchi (lungo doppio a destra); punto che si sarebbe rivelato decisivo.
Per il calendario, sabato la Poderi dal Nespoli giocherà a Forlì contro Parma. Avrà per la seconda e ultima volta Alexia Lacatena, ma non avrà più Mariah Jameyson: l'americana di passaporto svizzero rientra a casa dopo aver accettato una proposta di lavoro, così che quella di Bollate è stata la sua ultima partita. Jameyson chiude l'esperienza italiana registrando .386 di media battuta, con 4 fuoricampo e 21 punti battuti a casa. E' una perdita importante per la squadra, sotto tutti i punti di vista.